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  • Immagine del redattorePro Loco Acquarica del Capo

Donato Cazzato (1922 - 1944) e i Partigiani, Patrioti e Deportati Acquaricesi

Indice


Il Capitano Partigiano Donato Cazzato

Il Capitano Donato Cazzato
Il Capitano Donato Cazzato

Donato Cazzato nacque ad Acquarica del Capo il 29 gennaio 1922 da Giorgio Luigi, originario di Presicce, e Marina Vitali di Acquarica del Capo, quinto di nove figli.

Come la quasi totalità dei ragazzi dell'epoca, dopo i primi fondamenti scolastici, venne presto obbligato alle fatiche della campagna.

Con l’entrata in guerra dell’Italia, fu chiamato alle armi il 15 gennaio 1942, venendo impegnato con la Divisione “Pistoia” nelle operazioni di guerra nei Balcani (Campagna di Grecia).

Nel febbraio del 1943 fu trasferito al deposito del 3° Reggimento di Artiglieria della sua Divisione di Fanteria per essere poi aggregato, il 10 aprile, al Distretto di Ferrara nella Divisione Corazzata "Ariete", in fase di ricostruzione nella città estense con la nuova denominazione di 135^ Divisione Corazzata "Ariete II", al cui comando fu posto il Generale Raffaele Cadorna.

Dopo l'Armistizio firmato da Badoglio l'8 settembre 1943, tre milioni di soldati Italiani furono considerati "traditori" dai Nazifascisti e cominciarono le deportazioni e le escuzioni per rappresaglia.

Il re e i membri del governo fuggirono da Roma, che fu occupata dai tedeschi il 10 settembre; Donato Cazzato, che si trovava nella Capitale con la sua Divisione presso il lago di Bracciano, a seguito della disgregazione dell'esercito, raggiunse Ferrara e la fidanzata Alda Pavani. Rifiutando l'idea di arruolarsi nelle fila dei nazifascisti, assunse una nuova identità ed entrò nelle fila della Resistenza insieme al suo amico commilitone Paolo Cofano di Salice Salentino.

Al comando di un G.A.P. (Gruppi d’Azione Patriottica) inquadrato nella XXXV Brigata Partigiana "Bruno Rizzieri”, di cui faceva parte lo stesso Paolo Cofano e Curio Orlandi, si distinse immediatamente per il coraggio e la capacità di comando, partecipando a numerosi sabotaggi contro i Nazisti.

Le sue azioni si estesero anche oltre la zona di Ferrara, in quanto aveva contatti con i maggiori capi della resistenza, uno fra tutti Mario Bisi di cui divenne divenne gappista inquadrato nella XXV Brigata Partigiana "Ferrara".

Fu incaricato di eliminare Mario Villani, Maresciallo della Squadra Politica della Questura, noto per i metodi estremamente efferati di interrogatorio, tanto che l'allora Cappellano delle carceri, Don Lelio Calessi, lo definì «Un farabutto, più assassino di tutti gli assassini e ladri che lui seviziò»; a tal fine Cazzato fece esplodere il 10 agosto 1944 una bomba nell'Ufficio tedesco incaricato della deportazione in Germania dei lavoratori ferraresi; la sera stessa, per rappresaglia, i nazifascisti fucilarono cinque operai vicini alla Resistenza nella Certosa di Ferrara.

Il 16 agosto si verificò un oscuro episodio nell’abitazione usata con funzioni anche di base del G.A.P di Cazzato: secondo la poco credibile versione ufficiale, Paolo Cofano, nel pulire una rivoltella, non rendendosi conto della presenza di un colpo in canna, si sarebbe inavvertitamente ucciso. Al fatto risultava presente solo Orlandi che subito dopo sarebbe stato visto fuggire.

Donato Cazzato, in pensiero per l'amico, e spinto dall'inquietudine di avere notizie sull'accaduto, si recò verso la base di via Fabbri, dove trovò ad attenderlo gli uomini della Guardia Nazionale Repubblicana (G.N.R.) che lo arrestarono.

Per cinque giorni fu interrogato e sottoposto a sevizie e torture dagli uomini della squadra politica del commissario De Sanctis, che non riuscirono ad estorcergli alcuna informazione.

La sera del 20 agosto 1944, benché agonizzante e già prossimo alla fine, fu fucilato a soli 22 anni assieme ad altri otto patrioti a ridosso del muro di cinta della Certosa di Ferrara.

Dopo la sua uccisione, il Comando della sua Brigata propose che gli venisse riconosciuto il grado di Capitano, definendolo "ottimo elemento, pieno di coraggio".

Stele in memoria di Donato Cazzato e ai martiri della libertà presso la Certosa di Ferrara
Stele in memoria di Donato Cazzato e ai martiri della libertà presso la Certosa di Ferrara

Fu sepolto nel Sacrario dei Caduti per la Libertà di Ferrara, dove, fino al 2001, non vi fu alcuna sua foto, ma una semplice formella bianca: fu Don Tito Oggioni Macagnino (Parroco di Acquarica e poi missionario-eroe in Rwanda) in visita al nipote Prof. Giuseppe Ciullo, docente dell'Università di Ferrara, ad accorgersi della mancanza e ad attivarsi col nipote per rimediare.

Il nome di Donato Cazzato, assieme a quello di altri nove “martiri della libertà”, fu inciso su una stele commemorativa, collocata sul muro della Certosa dove fu fucilato, e il suo ricordo è tenuto vivo ogni anno dalla Città di Ferrara.

Il Comune di Acquarica del Capo (oggi Presicce-Acquarica) gli intitolò un strada (già via Cesare Borgia) e patrocinò la pubblicazione del libro in sua memoria "Capitano Donato Cazzato, partigiano acquaricese. Morto per la Libertà" di Tommaso Coletta, la cui presentazione in data 16 settembre 2017 vide la presenza di esponenti dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) di Lecce e Ferrara, dell'Istituto pugliese di Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea di Bari e del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara.


I Partigiani, Patrioti e Deportati Acquaricesi

Oltre al Partigiano Donato Cazzato, numerosi furono gli Acquaricesi partigiani (che scelsero di darsi alla macchia unendosi a formazioni armate della Resistenza), patrioti (che collaborarono e contribuirono attivamente alla lotta di liberazione, militando nelle formazioni partigiane per un periodo minore o prestando costante e notevole aiuto alle formazioni partigiane) e deportati nei Lager.

Partigiani e Patrioti Acquaricesi

  • Bray Salvatore: partigiano, nato il 26/06/1920 da Eugenio e Calò Vita; domiciliato a Gallipoli; combatte nella zona di Roma dal 26/09/1943 al 04/06/1944; arrestato dai nazifascisti dal 17/05/1944 al 04/06/1944. Ferroviere.

  • Cairo Antonio: partigiano, nato il 28/11/1902; già guardia giurata e poi combattente della Brigata Sap PL.

  • Cazzato Luigi: partigiano, nato il 20/07/1924 da Carlo e Carlucci Maria; catturato e prigioniero dei tedeschi dal 08/09/1943 ed evaso il 12 successivo dandosi alla macchia. Con il nome di battaglia «Napoli», combatte dapprima nel Comando della 1° Divisione «Garibaldi» dal 10/03/1944 e poi nella 6° Brigata «Balbo» dal 10/06/1944 ad Alba (Piemonte) fino alla Liberazione. Autista.

  • Marino Pietro: partigiano, nato il 04/09/1915 da Salvatore e Panese Pasqualina; con il nome di battaglia «Avanti» combatte dal 15/05/1944 fino alla Liberazione con la Brigata «100 Croci» in Liguria.

  • Morrone Salvatore: partigiano, nato il 25/12/1919 da Vito e Leo Carolina; prigioniero dei nazisti dal 17/11/1943 al 18/09/1944, combatterà sin dal giorno successivo nella Divisione «Garibaldi» in Jugoslavia contro i nazifascisti fino al 08/05/1945. Barbiere.

  • Pascali Gioacchino: "partigiano, 2 giugno 1944, cade per la liberazione dell'Italia dal Nazifascismo"(cit. P. Luceri, "Diario Agenda 1 gennaio - 31 dicembre 2005. La memoria non tradita delle lotte per l'emanciapzione sociale del genere umano nel XX secolo").

  • Ricchiuto Francesco: figlio di Luigi, nato il 20/11/1924; catturato e prigioniero dei nazisti dal 12/09/1943; liberato lo 08/05/1945; nell’Archivio privato di Totò Rocca di Taurisano risulta partigiano. Contadino.

  • Granata Carlo: patriota, nato il 04/02/1921 da Luigi e Tunno Francesca; decorato con Certificato di Merito per la sua partecipazione alla guerra di Liberazione dal nazifascismo nelle file della 227° Divisione alle dipendenze della V Armata USA. Carrettiere.

  • Verardo Vito: patriota, nato il 26/09/1921 da Donato e Casciaro Vincenza; decorato con Certificato di Merito per la sua partecipazione alla guerra di Liberazione dal nazifascismo (Nr. 177936 del Comando della V Armata USA). Carrettiere.

Acquaricesi deportati nei Lager

  • Coletta Luigi: nato il 24/11/1916 da Domenico e Rizzello Rosaria; deceduto per malattia nel lager di Ebensee (Austria) il 02/05/1945 dove viene deportato per non aver aderito alla Repubblica Sociale. Carrettiere.

  • Dell’Acqua Mario: nato l’11/05/1922; prigioniero dei Tedeschi in Grecia e poi dei Russi; deceduto per malattia nel lager sovietico di Reni (oggi Ucraina) il 02/12/1944.

  • Olimpio Luigi: nato il 10/10/1908; deportato a Dachau (Germania) il 22/09/1943 per non aver aderito alla Repubblica Sociale, viene classificato nella categoria AZR (Arbeitszwang Reich: condannati ai lavori forzati); viene trasferito nel sottocampo di Hersbruck (Flossenburg - Germania) il 25/08/1944 dove muore il 02/02/1945.

  • Ratano Luigi: nato il 13/07/1917 da Cesario e Stasi Carolina; disperso in mare durante la deportazione in seguito al naufragio del piroscafo «Oria» (11/02/1944), sul quale i tedeschi avevano stipato 4116 prigionieri di guerra italiani arrestati nel Dodecaneso (Grecia) dopo l’8 settembre (se ne salvarono solo 21). Contadino.

  • Verardo Vito: nato il 09/03/1921 da Carlo ed Errico Maria; disperso a Rodi, durante la deportazione, dal settembre del 1943. Risulta un omonimo nell'elenco del naufragio del piroscafo «Oria», pertanto si ritiene trattasi della stessa persona scomparsa durante il naufragio dell'11/02/1944.

  • Alfarano Carlo: nato il 30/06/1923 da Vito e Primiceri Rosa; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943; sarà rimpatriato a Lecce il 03/07/1945. Contadino.

  • Alfarano Giovanni: nato il 30/06/1920 da Luigi e Vitali Vincenza; catturato e prigioniero dei nazisti dal 09/09/1943; liberato il 30/04/1945. Cavamonti.

  • Alfarano Vito: nato il 26/03/1913 da Luigi e Pranzo Rosalia; catturato e prigioniero dei nazisti dal 11/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Carrettiere.

  • Bisanti Carlo: figlio di Salvatore, nato a Presicce il 27/11/1908 e residente in Acquarica del Capo; arruolato nel Reggimento Genio Ferrovieri (R.G.F), catturato e internato in Jugoslavia; rimpatriato in Italia il 02/08/1945.

  • Calò Luigi: nato il 31/10/1920 da Carlo e Verardo Lucia; catturato e prigioniero dei nazisti dal 20/10/1944; imprigionato nelle carceri di via del Coroneo a Trieste, sarà liberato il 28/04/1945. Contadino.

  • Calò Rocco: figlio di Salvatore, nato il 20/01/1918; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943. Rimpatriato a Lecce il 24/06/1945. Contadino.

  • Camisa Luigi: nato il 07/04/1918 da Vincenzo e Maglio Carmela. Disperso a Bologna dal settembre 1943. Contadino.

  • Carangelo Luciano: nato il 18/04/1921 da Vito e Giannotta Letizia; Caporal Maggiore catturato in Francia e prigioniero dei Tedeschi dallo 08/09/1943; deportato in Germania nel Lager XII A; rimpatriato in Italia lo 01/08/1945 e a Lecce il 13/08/1945. Carrettiere.

  • Cazzato Francesco: nato il 07/12/1921 da Luigi ed Urso Costanza; catturato e prigioniero dei Tedeschi dal 09/09/1943; deceduto il 16/08/1946 per tubercolosi contratta in servizio. Carrettiere.

  • Cazzato Luigi (Partigiano): nato il 20/07/1924 da Carlo e Carlucci Maria; catturato e prigioniero dei tedeschi dal 08/09/1943 ed evaso il 12 successivo dandosi alla macchia. Con il nome di battaglia «Napoli», combatte dapprima nel Comando della 1° Divisione «Garibaldi» dal 10/03/1944 e poi nella 6° Brigata «Balbo» dal 10/06/1944 ad Alba (Piemonte) fino alla Liberazione. Autista.

  • Ciullo Antonio: nato il 01/03/1924, da Luigi e Bisanti Cesira; catturato e prigioniero dei nazisti dal 10/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Cavamonti.

  • Ciullo Pasquale: nato il 29/03/1912 da Saverio e Macrì Maria; catturato in Francia e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943. Deportato in Germania e liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Ciullo Salvatore: figlio di Francesco, nato il 14/10/1919; catturato in Albania e prigioniero dei Tedeschi dal 08/09/1943. Liberato il 19/03/1945 dalle truppe USA. Panettiere.

  • Ciullo Vito: nato il 14/02/1924 da Carlo e Bardicchia Brigida; catturato e prigioniero dei nazisti dal 12/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Carrettiere.

  • Corciulo Antonio: nato il 12/06/1921 da Cesario e Torsello Rosaria; catturato e prigioniero dei tedeschi dal 09/09/1943; liberato il 30/04/1945. Contadino; (nelle liste della Croce Rossa Italiana figura un nominativo con alcuni dati similari il che fa supporre che potrebbe trattarsi della stessa persona: Corciulo Nicola, nato il 13/06/1921 figlio di Cesario, internato dai Tedeschi nei campi del Riese e rimpatriato in Italia il 12/09/1945).

  • Corciulo Giuseppe: nato il 04/02/1924 da Carlo e Calò Maria; catturato e prigioniero dei nazisti dal 11/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • D’Amico Carlo: figlio di Donato, nato il 20/05/1923; catturato e prigioniero dei nazisti nel campo III B dal 08/09/1943; rimpatriato in Italia il 07/08/1945 e a Lecce il 28/08/1945. Meccanico.

  • D’Amico Vincenzo: nato il 18/05/1918 da Giuseppe e Corciulo Assunta; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943; deportato nel lager di Zangtal (Austria); costretto ai lavori forzati presso la miniera FILM di Woitsberg; rimpatriato a Lecce il 05/07/1945. Picconiere.

  • De Liguori Vincenzo: nato il 02/01/1915; catturato e prigioniero dei nazisti dal 12/09/1943; liberato dall’Armata Rossa sovietica il 26/09/1944. Manovale.

  • De Liquori Luigi: figlio di Giuseppe, nato il 02/02/1920; Caporale catturato ed internato nel campo Stalag 29/3; rimpatriato in Italia il 02/12/1945.

  • De Marco Carlo: nato il 24/05/1916 da Vitantonio e Alfarano Luigia; catturato in Grecia e prigioniero dei nazisti dal 09/09/1943; rimpatriato a Taranto il 02/07/1945. Muratore.

  • De Pascali Gregorio: nato il 27/11/1914 da Vitantonio e Linciano Raffaela; catturato e prigioniero dei nazisti nel campo IX A dal 09/09/1943; deportato in Germania e liberato lo 08/05/1945; rimpatriato in Italia il 21/08/1945. Contadino.

  • De Salvo Filiberto: nato il 09/09/1907 da Pantaleo e Ciullo Caterina. Catturato e prigioniero degli ustascia croati (movimento nazifascista) dal 09/09/1943; internato nel campo di concentramento di Karlovac (Croazia) e rimpatriato il 22/05/1945. Meccanico.

  • Duca Antonio: figlio di Rocco, nato il 29/10/1924; catturato e prigioniero dei nazisti dal 25/09/1943; deportato in Germania e liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Duca Lucio: nato il 02/11/1922 da Carlo e Minutello Cosimina; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Bracciante.

  • Fachechi Luigi: figlio di Francesco, nato il 18/05/1923; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943 nel campo XI A; liberato dall’Armata Rossa sovietica il 04/05/1945; rimpatriato il Italia il 02/12/1945. Fattorino.

  • Gennaro Cesare: nato il 05/08/1924 da Luigi e Marra Adolorata; catturato e prigioniero dei nazisti dal 24/09/1943; deportato in Germania a Balau (Baviera) il 2 ottobre e poi in Slovenia «per lavori» il 10 ottobre successivo, infine a Thondorf lo 08/03/1945; evaso il 01/04/1945, ricatturato a Krems e trasportato a Graz il 6 aprile successivo; evaso nuovamente il 07/04/1945. Studente.

  • Grezio Vito Antonio: nato il 16/07/1918 da Pasquale e Lecci Carmela; sergente catturato e prigioniero dei Tedeschi in Ucraina dal 09/09/1943 (la Croce Rossa riporta in Romania); liberato dall’Armata Rossa sovietica il 23/08/1944; rimpatriato il 15/03/1946 (la Croce Rossa riporta il 30/03/1945). Congegnatore meccanico.

  • Iacobelli Carmelo: figlio di Giovanni, nato il 22/05/1923; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943; deportato successivamente in Germania, sarà liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Indino Luigi: figlio di Pasquale, nato lo 11/12/1913; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943; deportato in Germania e liberato lo 08/05/1945. Vetturino.

  • Longo Cosimo: nato il 23/04/1922 da Carlo e Cairo Luisa; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943; deportato in Germania e liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Longo Luigi: nato nel 1921 da Giuseppe e Olimpio Addolorata; catturato a Spalato (Croazia) e prigioniero dei Tedeschi dal 27/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Cavamonti.

  • Marzo Antonio: figlio di Vincenzo, nato il 05/03/1922; catturato e prigioniero dei nazisti dal 20/09/1943; rimpatriato a Lecce il 04/09/1945. Carrettiere.

  • Marzo Carlo: nato il 06/10/1921 da Giovanni e Cantoro Raffaela; catturato e prigioniero dei Tedeschi dal 09/09/1943; liberato il 07/04/1945 dalle truppe anglo-statunitensi. Contadino. Dirigente ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) sezione di Tricase.

  • Melcarne Carlo: nato il 14/01/1924 da Luigi e Massaro Ippazia; catturato e prigioniero dei nazisti dal 08/09/1943; deportato in Germania e liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Meoli Nicola: figlio di Cesare, nato nel dicembre 1922; catturato e prigioniero dei nazisti, verrà deportato in Germania; rimpatriato il 22/06/1945. Contadino.

  • Morrone Francesco: figlio di Luigi, nato il 05/12/1922; catturato e prigioniero dei nazisti dal 29/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Morrone Gaetano: nato il 21/03/1922; disperso. Cavamonti.

  • Nuzzello Tommaso: nato il 13/11/1920 da Luigi e Cantoro Addolorata; catturato nell’isola di Scarpanto (Grecia) e prigioniero dei nazisti dal 13/09/1943; liberato il 30/04/1945. Contadino.

  • Occhilupo Giacomo: figlio di Carlo, nato il 19/10/1919; arruolato in marina, fu catturato e imprigionato dai Tedeschi a Vienna; rimpatriato in Italia il 18/05/1945.

  • Orbetello Zenone: nato lo 08/07/1917; Caporal Maggiore catturato in Jugoslavia e prigioniero dei nazisti nel campo III B fin dal 09/09/1943; liberato lo 08/05/1945 e rimpatriato in Italia il 03/09/1945. Bracciante. Nel 1986 fu tra i soci fondatori della Pro Loco di Acquarica del Capo.

  • Orlando Andrea: nato il16/06/1921 da Vito e Serra Vita; catturato e prigioniero dei Tedeschi dal 12/09/1943; deportato in Germania e rimpatriato a Lecce il 05/11/1945. Cavamonti.

  • Palese Carlo: nato il 02/01/1923; detenuto nei lager e disperso nel settembre 1943.

  • Palese Vito: nato il 26/01/1915 (la Croce Rossa riporta 1914) da Salvatore e Delle Rose Rosalia; catturato e prigioniero dei nazisti nel campo VI A dal 08/09/1943; deportato in Germania e liberato lo 08/05/1945; rimpatriato in Italia il 05/09/1945. Carrettiere.

  • Pennetta Giuseppe: figlio di Michele, nato il 20/07/1924 (la Croce Rossa riporta 21/07/1924); catturato ad Alba (Piemonte) e prigioniero dei nazisti dal 09/09/1943; deportato in Germania a Berlino e liberato lo 08/05/1945; rimpatriato in Italia il 18/09/1945. Contadino.

  • Pignatato Carlo: nato il 10/11/1919 da Rocco e Stefanelli Donata; catturato e prigioniero dei Tedeschi il 17/11/1943; internato nello Stalag (StammLager) XVII A di Kaisersteinbruch (Austria), così come riportato nel Diario di Elia Pignataro (Diploma d’Onore al Combattente per la Libertà d’Italia) di Ruggiano; rimpatriato a Lecce il 25/06/1945. Contadino.

  • Pinesi Francesco: nato il 10/11/1923 da Oronzo e Rovito Rosaria; catturato e prigioniero dei nazisti dal 10/09/1943; rimpatriato il 20/08/1945. Contadino.

  • Pirelli Carmelo: nato il 27/03/1923 da Liborio e Pirelli Giovanna; disperso a Mestre nel settembre 1943. Contadino.

  • Raone Giuseppe: nato il 19/01/1921 da Rocco e Coppola Maria; catturato nell’isola di Coo (Grecia) e prigioniero dei Tedeschi dal 04/10/1943; liberato lo 08/05/1945. Carrettiere.

  • Reo Noè: nato il 24/02/1914 da Cesario e Marigliano Addolorata; catturato e prigioniero dei nazisti dal 10/09/1943; deportato in Germania e rimpatriato a Lecce 30/08/1945. Contadino.

  • Ricchiuto Francesco (partigiano): figlio di Luigi, nato il 20/11/1924; catturato e prigioniero dei nazisti dal 12/09/1943; liberato lo 08/05/1945; nell’Archivio privato di Totò Rocca di Taurisano risulta partigiano. Contadino.

  • Romano Francesco: nato il 04/10/1922 da Vito e Panese Addolorata; catturato e prigioniero dei nazisti dal 15/09/1943; liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Rosafio Rocco: nato il 29/01/1919 (la Croce Rossa riporta 01/01/1919) da Carlo e Fersini Domenica; artigliere catturato e prigioniero dei Tedeschi dal 08/09/1943 nei campi del Projekt Riese; liberato lo 08/05/1945 e rimpatriato in Italia il 30/08/1945. Contadino.

  • Rubino Francesco: nato il 21/03/1923 da Gaetano e Ciullo Maria catturato e prigioniero dei nazisti dal 09/09/1943; evaso il 1° ottobre dello stesso anno si dà alla macchia; deportato successivamente in Germania, sarà liberato lo 08/05/1945. Contadino.

  • Sancesario Stefano: nato il 21/04/1922 da Lorenzo e Marigliano Natalizia; catturato e prigioniero dei nazisti dal 10/09/1943; deportato in Germania nel campo XI A e liberato lo 08/05/1945; rimpatriato in Italia il 28/07/1945. Contadino.

  • Sanfrancesco Francesco: nato il 07/01/1922 da Oronzo e Zippo Angela; catturato e prigioniero dei nazisti dal 10/09/1943; deportato in Germania e liberato il 25/05/1945. Meccanico.

  • Schirinzi Carlo: nato lo 08/01/1922 da Vincenzo e Piccinni Genoveffa; catturato e prigioniero dei nazisti dal 13/09/1943; deportato in Germania, dal 23 dicembre si dà alla macchia. Contadino.

  • Sciaraffia Luigi: figlio di Francesco, nato a Presicce il 16/12/1920 e residente in Acquarica del Capo; catturato dai Tedeschi e imprigionato nel campo XI B; rimpatriato in Italia il 13/09/1945.

  • Stasi Carlo: nato lo 01/08/1918 da Cosimo e Turco Addolorata. Disperso, dopo lo 08/09/1943, mentre era prigioniero dei nazisti sull’isola di Rodi (Grecia). Carrettirere.

  • Stefanachi Luigi: figlio di Gennaro, nato il 05/10/1893; Maggiore catturato dai Tedeschi e internato nel campo Oflager 83; rimpatriato in Italia il 22/08/1945.

  • Tunno Francesco: nato il 26/01/1903 da Salvatore e Coccioli Cristina; catturato e prigioniero dei nazisti dal 09/09/1943; deportato in Germania e rimpatriato, a Bari, il 07/11/1945. Contadino.

  • Zonno Vito: nato il 23/10/1920 da Giuseppe e Verardo Annunziata; catturato e prigioniero dei nazisti dal 09/09/1943; Rimpatriato, a Lecce, il 28/02/1945. Carrettiere.


Fonti

  • Brigante Antonio, "L'impero, la guerra e il crollo - Acquarica del Capo dal 1936 al 1946", Ed. Milella, 2022;

  • Coletta Tommaso, "Capitano Donato Cazzato, partigiano acquaricese. Morto per la Libertà", ProMedia, 2017;

  • Luceri Ippazio Antonio:

    • “I Deportati Salentini leccesi nei lager nazifascisti”, Grafiche Giorgiani, Lecce, 2015;

    • "Diario Agenda 1 gennaio - 31 dicembre 2005. La memoria non tradita delle lotte per l'emanciapzione sociale del genere umano nel XX secolo;

  • Nocera Maurizio, "Il 25 aprile va sempre festeggiato - Ben sei antifascisti leccesi furono trucidati alle fosse Ardeatine", in "Il filo di Aracne", Anno X - N° 3, maggio/giugno 2015;

  • Stasi Carlo, “Dizionario Enciclopedico dei Salentini”, Edizioni Grifo, 2018;

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