I nove trappeti a grotta segnalati ad Acquarica del Capo sono ubicati nel casale di Gelsorizzo ed intorno al Castello quadrangolare d’origine normanna, cioè nel centro antico del paese. Di questi sono andati perduti:
Trappeto a grotta «Stasi»: di proprietà di Salvatore Donateo e Matilde Stasi, in funzione fino al 1970, è stato espropriato dal Comune e demolito per realizzare, nel 1977, piazza Depretis nei pressi del vecchio ufficio postale all'incrocio di quella che un tempo era chiamata "Strada del Fosso" del Castello (attuale via Giordano Bruno),
Trappeto a grotta di «Donato Pedaci»: il frantoio, un tempo nel giardino Pedaci, è stato distrutto durante i lavori per la costruzione di via Don Sturzo (vicino ex dopolavoro) ed era ubicato in quella che era chiamata strada Lame e ancor prima via Cappella Vecchia, attuale via Epifanio Coletta.
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