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Immagine del redattorePro Loco Acquarica del Capo

Otello Torsello (1901 - 1976)


Il Cav. Otello Torsello
Il Cav. Otello Torsello

Otello Torsello nacque il 24 luglio 1901 ad Acquarica del Capo da Teodoro e Filomena Donadio, e dopo varie esperienze lavorative nel campo dell’edilizia decise di mettersi in proprio, iniziando la sua attività nel paese natale e presso il litorale di Lido Marini e Torre Pali.

Nel 1936 si trasferì a Gallipoli intuendone subito le potenzialità turistiche e promuovendo la realizzazione della Regia Dogana sulla banchina portuale (costruita tra il 1935-1941 e collaudata nel 1942) e di una delle sue maggiori opere, il Lido San Giovanni, stabilimento rinomato che divenne tra il 1950–1970 il primo cento turistico balneare della Regione, attirando per la bellezza della spiaggia e le strutture esistenti, gran parte dei turisti provenienti da tutta Italia; qui venne realizzata la rotonda sul mare, tra le poche in Italia, dove ai Galà si susseguivano i concorsi canori presentati da un giovane Pippo Baudo e Mike Buongiorno oltre che gli spettacoli di moltissimi cantanti ed artisti famosi in Italia e nel mondo tra cui Mina, Peppino di Capri, Abbe Lane e Xavier Cugat, Domenico Modugno, Milva, Caterina Valente, Ugo Tognazzi, Arturo Testa, Gianni Morandi, Renato Carosone, Caterina Caselli, Nilla Pizzi.

Nel 1955 produsse il cortometraggio "Una città si trasforma (Gallipoli)", diretto da Sergio Tombolini, regista di celebri spot di "Carosello", la cui trama ben riassume la sua visione dello sviluppo della città: "il figlio di un emigrato torna a Gallipoli che aveva lasciato fanciulletto quando il padre decise di cercare fortuna al di là dell'oceano. Gli opachi ricordi e le vive immagini dei nostalgici racconti del padre si schiudono agli occhi del giovane alla vista del suo paese natio. La vecchia Gallipoli è sempre la stessa in tutto il suo fascino storico naturale. La nuova Gallipoli invece, moderna, industriale, vivissimo ed attrezzato centro turistico, appare al giovane al di fuori dei ricordi e dei racconti stessi. I quadri suggestivi della città vecchia e ritmo del lavoro che ferve in quella nuova, dove sorgono edifici moderni, cinema, bei locali, scuole, ospedali, strade ed industrie".

Il 2 giugno del 1956 ricevette il titolo onorifico di «Cavaliere al merito della Repubblica Italiana».

La sua impresa fu impegnata in quegli anni nella realizzazione di opere di grade rilevanza, tra cui:

  • la modernizzazione delle Piste di volo degli Aeroporti di Brindisi e Galatina (quest'ultima resasi necessaria a causa della sostituzione dei vecchi monoplani ad elica Grumman F4F Wildcat con i più moderni aerei Jet per addestramento);

  • l'attuale edificio delle scuole medie di Casarano antistante al palazzo comunale in piazza San Domenico;

  • un tronco della superstrada Brindisi - Lecce su appalto dell'amministrazione provinciale di Brindisi (1963);

  • le strade urbane di San Vito dei Normanni;

  • la litoranea Gallipoli - Leuca che tagliava in due l'area dunale costiera.

A Gallipoli realizzò il primo porticato in Corso Roma, tra via Quartini e Vico Bottai (1950), il cinema all'aperto "Arena Italia" sostituito dal Cinema-Teatro "Italia" (1971), la cui "Sala 1" è la più grande di tutta la Puglia (i cui nomi sono un omaggio all'amata moglie Italia Marra di Presicce), il quartiere signorile di via dei Villini e via Udine e il "grattacielo" di corso Roma, opere che assieme al Lido San Giovanni hanno creato la visione turistica di Gallipoli.

La sua più famosa realizzazione, il palazzo di vetro e acciaio chiamato comunemente «grattacielo» a causa dei suoi quattordici piani, venne costruita tra il 1960 -1970 su progetto dell'Arch. Vincenzo Perna, dove un tempo una colonna romana segnava la fine dell’appendice della via Traiana.

Targa di intitolazione del Lungomare di Gallipoli a Otello Torsello
Targa di intitolazione del Lungomare di Gallipoli a Otello Torsello

Nel libro del Prof. Gino Schirosi, «Grattacielo di Gallipoli — Monumento alla modernità», si evidenzia che «Otello Torsello fu l’autentico e indiscutibile protagonista di questa pagina di storia cittadina assai critica e delicata, autore-attore coraggioso di una straordinaria, dibattuta e incredibile vicenda, nonché il pioniere del processo e del decollo turistico di Gallipoli».

Morì nel 1976 all’età di 75 anni e fu sepolto nella Cappellina di famiglia del Cimitero di Acquarica del Capo (oggi Presicce-Acquarica).

Con delibera del 16 ottobre 2019, la Giunta Municipale del Comune di Gallipoli ha riconosciuto il ruolo che l’imprenditore ha avuto nella Città, intitolandogli la parte del Lungomare che dalla Passeggiata Mario Foscarini arriva sino alla fine dello Stadio Comunale «A. Bianco», denominando tale tratto di strada «Lungomare Otello Torsello - imprenditore - 1901–1976», la cui cerimonia si è svolta il 29 febbraio 2020.


(Fonti: Gino Schirosi, "Grattacielo di Gallipoli - Monumento alla modernità", Editore Caroli Hotels,».dfd018; Valentina Ieva e Francesco Maggiore, "Territori del cinema: Stanze, luoghi, paesaggi. Un sistema per la Puglia Letture e interpretazioni", Gangemi Editore, 2013; I Fari e i Porti di Terra D’Otranto | Salogentis; Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Direzione Generale per il Cinema, "Italia Taglia - Progetto di Ricerca sulla censura cinematografica in Italia"; Titti Pagliarini Gallipoli: storia cultura e tradizioni).df




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