L'immobile, situato in via Gramsci, nei pressi della chiesa di San Giovanni Battista e del Palazzo Municipale di Loc. Acquarica, risale alla fine del XVIII secolo e rappresenta un tipico esempio di casa padronale. Completamente ristrutturato nel 2019, si sviluppa su due piani fuori terra e alcuni locali interrati.
Sulla facciata principale esiste un vano in passato adibito a farmacia con scaffali a muro in pietra finemente lavorati. La facciata posteriore dà su un grande giardino di circa 140 metri quadri.
L'accesso avviene attraverso un caratteristico portale che dà in un locale coperto, da cui si diparte la scala d'accesso al primo piano composta da tre rampe.
Il portale ad arco in stile rococò, somigliante in parte a quello di Pozzo Trane in Loc. Presicce, è databile alla prima metà del XIX sec. ed è annoverato tra i beni di interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico censiti dal Ministero della Cultura all'interno del Catalogo generale dei beni culturali.
Più all'interno vi è un atrio scoperto che permette l'accesso ai locali del piano terra, un tempo adibiti a stalle, frantoio oleario e depositi.
Il primo piano è diviso in due appartamenti composti da 7 vani ciascuno e che fruiscono di ampi terrazzi; quello situato alla sinistra dello stabile conserva la fisionomia originaria, con alcuni pavimenti in mattonelle di cemento decorate e pietra di Trani ed altri in battuto di calce. All'interno vi è un ampio salone con camino in pietra, una sala lettura con antica libreria a muro in pietra leccese, e un'antica cucina economica in muratura.
Le coperture del primo piano sono a stella e a padiglione, quelle del piano terra sono tutte a botte a sesto ribassato.
(Fonti: Istituto Comprensivo Statale Acquarica del Capo, "Acquarica del Capo - percorsi nel territorio e nella memoria", Editrice PrintLeader, 2001; Ministero della Cultura, Catalogo generale dei beni culturali).
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