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  • Immagine del redattorePro Loco Acquarica del Capo

Palazzo Tenente Angelo Pedaci (Sec. XIX)


Palazzo Angelo Pedaci
Palazzo Angelo Pedaci

Il palazzo, oggi interamente ristrutturato, è stato la dimora paterna del SottoTenente Angelo Pedaci (1892 - 1915) eroe di guerra caduto il 20 luglio 1915 sul Monte San Michele, in provincia di Gorizia, durante la Prima Guerra Mondiale. Con il Tenente Raffaele Stasi e il Tenente Luigi Marzo, fu tra i tre ufficiali onorati assieme a sessantuno militari, mediante la costruzione, nel 1922, del Monumento ai Caduti della Patria realizzato dall'artista Luigi Antelmi.

Targa dedicata al Sotto Tenente Angelo Pedaci
Targa dedicata al Sotto Tenente Angelo Pedaci

Il 29 luglio 1923 sulla facciata fu inaugurata una targa commemorativa di bronzo recante la scritta:

"DONÒ IL BACIO ALLA SOGLIA PATERNA / E FU / SPLENDORE DI GUERRA MARTIRIO DI GLORIA / IL SUO CAMMINO / ANGELO DI FRANCESCO E LETIZIA PEDACI / SOTTOTENENTE / PER UNA PIÙ LIBERA E PIÙ GRANDE ITALIA / CADDE SUL SAN MICHELE / IL 20 LUGLIO 1915 / MAGNANIMO ESEMPIO D'EROISMO / FIORE PURPUREO DI GIOVINEZZA".

Successivamente il Comune gli dedicò la via su cui insiste l'edificio, in precedenza intitolata alla Regina Margherita.

Il palazzo ha visto il passaggio di personaggi illustri della storia culturale e sociale di Acquarica del Capo come Francesco Pedaci, affermato notaio e scrittore di vari testi poetici e sul Salento.

La dimora, alla quale si accede da un grande portone con cornice bugnata liscia, è valorizzata da un giardino con tipici complementi decorativi in pietra locale frutto della tradizione salentina.

L’immobile ha una superficie complessiva di circa 500 mq distribuita in 13 vani tra i due piani abitativi, cantina ipogea, antico frantoio, giardino e grande vano di ingresso.


(Fonti: Arch. G. Bortone, Arch. C. Cazzato, Prof. A. Costantini, "Schede degli elementi di valenza documentale e monumentale - Acquarica del Capo", Elaborato G, Associazione dei Comuni di Acquarica del Capo e Presicce, 2018; Antonio Brigante «L’alloro sfrondato. Acquarica del Capo tra Grande Guerra e Fascismo», Galatina, Ed. Panico, 2009)

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