Nel 1919 il Tenente Colonnello Cav. Noè Stasi, autore di importanti pubblicazioni in campo militare, in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Associazione dei Combattenti, assieme agli altri reduci, inviò una missiva al Sindaco, Domenico Colella, manifestando l'intenzione di "piantare degli alberi nella Piazza del Ponte, dove, per iniziativa dei combattenti stessi, dovrà sorgere un monumento per i caduti della Patria".
Tale opera aveva il fine di onorare i tre ufficiali di Acquarica del Capo (Ten. Raffaele Stasi, Medaglia d'Oro al valore militare e figlio di Noè Stasi, Ten. Luigi Marzo, Medaglia d'Argento al valore militare e il S.Ten. Angelo Pedaci) oltre ai sessantuno soldati che persero la vita durante la Prima Guerra Mondiale del 1915-1918.
Divenuto Sindaco, il Cav. Stasi fece approvare dal Consiglio l'iniziativa stanziando apposita voce di spesa nel Bilancio del 1921. Il 23 giugno dello stesso anno, il Consiglio nominò una commissione di nove membri per stipulare contratto con Luigi Antelmi (Neviano, 1881 - Aradeo 1943), capomastro, intagliatore e scalpellino raffinato; Antelmi proveniva da una famiglia di artisti scalpellini originari di Ostuni, e da giovane apprese a lavorare la dura pietra del marmo partecipando alla realizzazione dell'Altare della Patria in Roma.
Sebbene il monumento riporti l'indicazione dell'anno 1922, l'inaugurazione del Parco delle Rimembranze avvenne il 4 novembre 1925.
Nel frattempo, infatti, il 27 dicembre 1922, il Sottosegretario di Stato per la Pubblica Istruzione, Dario Lupi, indirizzò a tutti i Regi Provveditori agli Studi una circolare, disponendo “che le scolaresche d’Italia si facciano iniziatrici dell’attuazione di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della Rimembranza. Per ogni caduto nella grande guerra, dovrà essere piantato un albero”.
Il giorno seguente fu pubblicata la Circolare contenente le “Norme per i Viali e Parchi della Rimembranza”, in attuazione della quale i Comuni aderenti, tra cui Acquarica del Capo, istituirono un Comitato esecutivo per compiere tutte le procedure necessarie; la circolare conteneva, inoltre, indicazioni sulle modalità di realizzazione dei Parchi e dei Viali: dall’elenco delle specie di alberi più idonee, alle opere necessarie per la piantumazione, dalle dimensioni dei sostegni di protezione in legno al testo e collocazione della targhetta metallica con il grado, le generalità e la causa di morte del caduto.
L’obiettivo era quello di rinnovare il ricordo dei combattenti attraverso gli alberi “cose vive, simbolo terreno e appropriato della sopravvivente fecondità del sangue versato per una idea immortale”. Ad Acquarica del Capo, in particolare, furono piantati alberi di pino.
Il monumento - il cui maggior contributo alla realizzazione, dopo travagliate vicende, fu dato dal Comune, seguito da quello della popolazione e dell'ex Sindaco Domenico Colella - costò complessivamente Lire 10.866,25.
L'opera rientra tra i beni di interesse artistico, storico, archeologico e etnoantropologico tutelati dal Ministero della Cultura e censiti all'interno del Catalogo generale dei beni culturali. Esso è composto da alto basamento impostato su un piedistallo quadrato al di sopra del quale vi è un cippo su cui si erge la piramide culminante con una stella in bronzo. Sui quattro lati della stele sono riportati le seguenti incisioni:
Ai migliori suoi figli / Eroi / Salvatori della Patria / della Civiltà umana / nell'epico triennio / di guerra 1915 - 1918 / Acquarica del Capo / consacra / a perenne ricordo / ed insegnamento / MCMXXII
Morti combattendo: Ten. Stasi Raffaello, Ten. Marzo Luigi, S.Ten. Pedaci Angelo, Alfarano Serafino, Arcuti Oronzo, Baglivo Vincenzo, Bortone Carmelo, Briganti Luigi, Cara Giovanni, Corciulo Giacomo, De Paolis Vincenzo, De Paolis Cosimo, Giannotta Luigi, Indino Pasquale, Lecci Salvatore, Leo Cesare, Melcarne Pasquale, Minonni Luigi, Occhilupo Donato
Alfarano Carlo di Cosimo, Ciullo Luigi, Alfarano Biagio, Alfarano Carlo fu Giuseppe, Arcuti Giuseppe, Calò Luigi, Caloro Francesco, Colella Pietro, Colella Rocco, De Giorgi Giovanni, Franco Gioacchino, Leo Salvatore, Macagnino Giovanni, Massaro Donato, Morrone Salvatore, Occhilupo Salvatore, Pennetta Giovanni, Raone Nicola, Rizzello Salvatore, Scarcella Ferdinando, Scupola Battista, Stasi Francesco, Stasi Tommaso, Verardo Vito.
Morti combattendo: Martella Luigi, Palese Eugenio, Palese Luigi, Palese Salvatore, Pepe Giovanni, Perdicchia Carmelo, Pignataro Cosimo, Ponzetta Dante, Rao Vito, Ratano Giacomo, Rizzello Giovanni, Rosafio Rocco, Stasi Salvatore, Stasi Vincenzo, Stasi Vito, Stefanachi Armando, Urro Vito, Verardo Donato, Zonno Giovanni, Duca Francesco, Rosafio Giovanni
Nel 1958 furono aggiunte altre due lapidi con incisi i nomi dei caduti e dispersi della Seconda Guerra Mondiale, poi sostituite con delle nuove lastre di marmo bianco recanti le seguenti incisioni:
Bellini Nicolardi Fabio, Camisa Luigi, Cantoro Salvatore, Casciaro Rocco, Cazzato Donato, Cazzato Francesco, Ciullo Egidio, Ciullo Vito, Coletta Luigi, Ferraro Ferdinando, Fersini Carmelo, Fersini Giovanni, Gianfreda Giuseppe, Giulio Giuseppe, Maruccia Santo, Monastero Carlo, Monsellato Italo, Morrone Gaetano
Olimpio Luigi, Palese Carlo, Palese Vito, Pepe Gaetano, Pepe Luigi, Pignataro Carlo, Pirelli Carmelo, Ratano Luigi, Reo Donato, Ricchiuto Riccardo, Rovito Carlo, Rubino Pietro, Saracino Cesario, Saracino Salvatore, Stasi Carlo, Verardo Luigi, Verardo Vito, Vergari Giovanni
L'opera ha subito negli anni vari interventi di riqualificazione (l'ultimo dei quali effettuato nel 2012) che hanno mutato soprattutto la fisionomia del parco circostante, unendolo al giardino antistante Palazzo Villani e dando vita a quella che è l'attuale Piazza dell'Amicizia.
Caduti Acquaricesi della Prima guerra mondiale
Caduti e Dispersi Acquaricesi della Seconda Guerra mondiale
Fonti
AA.VV., Elenco dei Comuni che hanno costituito i Comitati per l'inaugurazione dei Viali e dei Parchi – Provincia di Lecce – Terra d'Otranto – Circondario di Gallipoli, pag. 173;
Brigante Antonio,
"Acquarica del Capo dall'Unità al Fascismo", Gino Bleve Editore, 2001;
"L'impero, la guerra e il crollo - Acquarica del Capo dal 1936 al 1946", Ed. Milella, 2022;
De Pascalis Donato Giancarlo, "L'arte di fabbricare e i fabbricatori - tecniche costruttive tradizionali e magistri muratori in Terra d'Otranto dal Medioevo all'età moderna", BESA, 2001;
Allegoria della Patria monumento ai caduti a piramide, 1922 - 1922 (beniculturali.it)
Caduti della Grande Guerra tumulati in Friuli Venezia Giulia (It) e Caporetto (Slo) (cadutigrandeguerra.net)
Ministero della Difesa - Banca Dati dei Caduti e Dispersi 1ª Guerra Mondiale
Ministero della Difesa - Banca Dati dei Caduti e Dispersi 2ª Guerra Mondiale
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